2013: l’anno del declino dei “Cinque Stelle”


Questo non so se sia un pronostico un po’ azzardato, ma (secondo me) si avvicinerà alla realtà delle cose.

Ci apprestiamo ad osservare l’elezione di numerosi Senatori e Deputati provenienti dal Movimento 5 Stelle, sia chiaro: tutti eletti giustamente (e ci mancherebbe altro), ovviamente non esprimo giudizi sulle singole persone: tutti, come in tutti i partiti, avranno  le qualità o meno per stare la dentro.

Allora perché parlo di Declino? Poiché per la prima volta gli eletti del M5S saranno sotto gli occhi di tutti: di solito hanno passato la loro vita amministrativa in opposizione, magari un po’ in sordina: non avendo i numeri per contare all’interno dei consigli (comunali o regionali che essi siano) facendo qualche errore (come tutti), ma sempre millantando l’infallibilità del Movimento e delle persone “scelte” da esso (ma chi poteva punzecchiarli, se la maggior parte delle persone li vota, ma poi non si interessa più del loro operato?).Ma da ora cosa accadrà? Ora  saranno sotto l’occhio di tutti: ora se sbaglieranno,o meglio se non si comporteranno come promesso lo sapranno tutti e, se sono preparati o meno lo scopriremo subito: il parlamento non é il paesino della provincia: potrebbe bastare un’intervista de  “Le Iene” e i politici grillini non sarebbero più visti come intoccabili e immediatamente verrebbero eguagliati agli altri; in olte, si spera, (come in tutte le formazioni politiche) che non vi sia la presenza di alcun scilipoti, ma purtroppo (e dico purttoppo) in Italia non è cosa rara.
Una vera bomba ad olorogeria sarà l’organizzazione del fu Movimento che volente o nolente è un Partito, ma in Parlamento lo diventerà ufficialmente: dovrà eleggere i capigruppo di Camera e Senato e i rappresentanti nelle varie commissioni (cose che a loro dire faranno a rotazione, condividendo le responsabilità, ma allo stesso tempo rallenterebbero i loro tempi di elaborazione, dovuto al passaggio di dati).
E i capi gruppo una volta scelti? Se pur temporanei assumeranno un po’ di fama e visibilità magari da attirare l’attenzione dei media più di Grillo stesso, riusciranno in parlamento a votare daccordo, magari andando in contrasto con il loro vate?
La questione rimborsi elettorali, cosa che loro rifiutano (a parer mio a torto… poichè i rimborsi elettorali permettono a tutti di fare politica senza essere ricchi e poter avere delle risorse da utilizzare a fini politici [e non per feste sia chiaro], sia chiaro sto parlando di rimborsi che a parer mio dovrebbero avvenire “a scontrino in mano” cioè con rimborso effettivo dello speso e non come ora una somma forfettaria elevatissima), li rende alle “dipendenze” del duo Grillo – Casaleggio (il primo proprietario del simbolo stesso del M5S il secondo del blog beppegrillo.it), ma ora che una nutrita schiera di eletti avrà a disposizione un ufficio stampa ecc., avverrà una delocalizzazione mediatica e ogni Parlamentare avrà una visibilità da poter contendere al “duo”, rendendolo sempre più marginale e minando l’unità del loro partito basata solo su quelle due persone; in parole povere emergeranno più personaggi che in un movimento così eterogeneo non avranno, quasi sempre, gli stessi punti di vista e renderanno quasi impossibile un voto compatto e, allo stesso tempo si accorgeranno che, forse, le decisioni prese in precedenza, non erano “prese”, ma subite.

Così piano piano, piu passa il tempo.. la famosa frase orwelliana “Gli animali son tutti uguali, ma alcuni son più uguali di altri” prenderà piede nel loro partito.

C’è da dire una cosa: se verrà eletto un governo oggi (non il loro poichè non si sono neanche organizzati per avere un candidato premier, dato che Grillo non poteva farlo poichè risultante colpevole di un omicidio plurimo colposo, a seguito di incidente stradale… e quindi con la fedina penale “sporca”) e questo governo di un altra coalizione  dovesse durare almeno un anno (con la conseguente creazione di numerose riforme, magari votate anche dai grillini stessi) i 5 stelle verrebbero piano piano accomunati alla massa di persone “normali” già presenti nello scenario politico italiano, perdendo un po’ alla volta sempre più consensi. Qualora il governo eletto dovesse durare pochi mesi, sicuramente il M5S sarà a capo del prossimo governo, che se succede come a Parma, non eleggerà il Consigio dei Ministri immediatamente poichè vorrà vagliare curricula per scegliere le migliori personalità da mettere nei vari ministeri (di solito, questo, gli altri partiti lo fanno prima) lasciando il paese in un vuoto amministrativo, roba che renderebbe la “Grecia in fiamme” molto più vivibile e, se questo (sperando) non dovesse accadere, le probabilità di implosione del Movimento sarebbero ancora più amplificate.

Una cosa è chiara: il Movimento 5 stelle ha arricchito il bogaglio culturale della politca italiana, ed è riuscito a coinvolgere un bel po’ di persone in una vita amministrativa che fino a poco tempo prima li vedeva così lontani, da cittadino italiano spero che questa non sia solo una moda, ma che serva a far capire a tutte le persone che se un Paese bisogna migliorarlo non possiamo aspettare che lo facciano gli altri.

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