Finchè la giunta va lasciala andare

Lunedì vi è stato, qui a Grugliasco, il primo consiglio comunale: la sala Sandro Pertini era stracolma di parenti, tifosi e curiosi.

Emanuele Gaito, in quanto più votato ha aperto la seduta che ha portato all’elezione a presidente del consiglio comunale, Florinda Maisto’ consigliera dell’idv e tra una lieve punzecchiatura e l’altra fra magioranza e opposizione si è concluso il tutto con l’impegno di lavorare assieme per migliorare la città.

Il consiglio è stata la prima occasione, dopo la presentazione alla stampa e ai dipendenti comunali, nella quale la nuova giunta si è potuta mostrare al pubblico. I nomi li si conoscevano già da una settimana e come sempre accade già vi erano le prime lamentele e critiche, nei confronti dei nomi scelti.

Il mio sindaco, il nostro sindaco: Roberto Montà non ha scelto a caso la giunta che lo accompagnerà per i prossimi 5 anni, ma ha selezionato tra le varie persone quelle che meglio possono aiutarlo ad amministrare Grugliasco, per competenza ed esperienza.

Ma come ho già accennato prima: a molti le scelte del neo sindaco non sono andate giu, e durante il primo consiglio, in fondo alla sala si sentiva vociferare a riguardo.

So che non sarebbe tenuto, ma secondo me rendere pubbliche le motivazioni di scelta e i curricula dettagliati di ogni singolo assessore, aiuterebbe a far conoscere a tutta la cittadinanza la nuova giunta, nonchè a fornire ai maligni uno schiaffo morale.

Da parte mia ho un rammarico: non vedere, nella giunta del comune, neanche una persona sotto i 30 anni;  so che magari il mio è solo uno sfogo generazionale però vorrei capire il perchè di ciò: se questa sua decisione sia stata presa a priori oppure è stata discussa all’interno della maggioranza e magari è stata la conseguenza di rinucie di singole persone: mi fa strano poichè la stessa lista di candidati del PD era molto ricca di Giovani, molti dei quali sono stati eletti.

Comunque, noi nati negli anni ottanta, avremmo dovuto capirlo fin da subito che avremmo avuto una vita veramente difficile: d’altronde siamo stati concepiti mentre i nostri genitori indossavano spalline e mocassini.

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