Fassino fischiato al “Bike Pride”, ecco il perché:

Dopo la Marea umano-meccanica che  su due ruote ha pacificamente invaso Torino, partendo dal Valentino e giungendo al Parco Dora per manifestare il diritto ad una mobilità libera ed ecosostenibile nella nostra città, prima dei numerosi concerti c’è stato l’intervento del sindaco di Torino: Piero Fassino, a esternare la sua piena adesione all’iniziativa ed al progetto che ne consegue.
Durante il suo intervento è stato fischiato, così come descrive Letizia Tortello in un articolo su La Stampa.

La Giornalista riduce la contestazione ad “..contestato per qualche minuto da un gruppetto di No Tav…”, come ad indicare il solito gruppetto di facinorosi e strilloni che nient’altro sanno fare.
Mi permetto di correggere, o meglio integrare la comunicazione fatta dalla giornalista, precedentemente citata: si è vero, un gruppetto di NO TAV ha contestato Fassino, così come ha fatto un gruppetto di NO INCENERITORE, ma quei fischi non sono solo da accomunare ad una causa esplicitata attraverso ad un’adesivo o ad una bandiera attaccata alla bici. Quei fischi sono avvenuti, quando il sindaco parlava di di piste ciclabili e di mobilità all’interno di una metropoli quale è Torino, quei fischi sono stati accompagnati da lamentele e ricordi di promesse fatte proprio dallo stesso sindaco, a riguardo di  manti stradali ridotti a gruviera e non ancora rattoppati, piste ciclabili non costruite, incroci pericolosi rimasti tali e da una non curanza da parte dell’amministrazione nei confronti di questi problemi.

La gente presente al bike pride, ieri, seppur brandizzata stava parlando d’altro come lei, Letizia,
descrive nel suo articolo. Non capisco perchè voglia depistare l’attenzione dell’argomento, con clichè di un altro, magari solo per allungare un bel articolo, o forse proprio per “cambiare argomento”.

1 Comment

  1. alex says: Rispondi

    la citazione sui NOTAV è stata fatta perché bisogna sempre e comunque associare una protesta ben fondata e radicata come quella della to-lyon con i “facinorosi” che protestano sempre e comunque, a prescindere dall’argomento trattato. evidentemente la “giornalista” fa parte di quelli che hanno perso l’uso del proprio cervello…

Lascia un commento

Codice di controllo *