Se i “Migliori” se ne vanno…


Fa sempre male quando qualcuno abbandona un progetto per il quale con lui hai condiviso una parte di percorso, ma questa volta lo fa un po’ meno.

Come molti faccio parte di un partito e da militante, non sopporto quando un altro membro parli male del proprio partito nelle sedi non opportune, se ci sono delle lamentele e discussioni si fanno da sempre in congressi e riunioni: faccia a faccia con i militanti.

Ultimamente Gennaro e alcuni suoi amici e amiche, pur facendo parte di un partito (SEL) continuavano a piagnucolare sulle scelte sbagliate che prendeva quest’ultimo, sempre, in continuazione: era normale che il matrimonio non potesse più andare avanti e mugugnavano e rimugugnavano, quando la stragrande maggioranza degli iscritti prendeva decisioni ( in area congressuale) che andavano in senso opposto alle loro; producendo disastri mediatici (fate la dovuta proporzione con la nostra scarsa visibilità) che minavano alla già fragile situazione unitaria del partito.

Mie care e miei cari, che ora vi allontanate da un partito per cui siete stati candidati (al Parlamento o in regione) molti di voi addirittura senza passare dalle “Parlamentarie” (Il che farebbe già discutere la vostra legittimità e la scarsa qualità di scelta  della vecchia dirigenza SEL), vi posso solo dire un “ciao” e un “In bocca al lupo”: un augurio che possiate realizzare tutte quelle battaglie comuni per cui insieme ci siamo battuti.

Vi ricordo che la nostra SEL non è come la dipingete voi “estremista, radicale e refrattaria alle alleanze”, ma  vuole diventare un interlocutore di chi la sta ad ascoltare se ci battiamo perché non esistano matrimoni in cui uno dei partner obblighi l’altro al silenzio, non vedo perché ciò non lo dovremmo fare anche in ambito politico.

Detto questo vi saluto e mi ricordo che dove state andando, con le preferenze che avete raccolto negli anni, non verrete neanche eletti a fare i rappresentanti condominiali.

Statemi bene e buon lavoro.

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