Stefano Esposito e la sua grande cultura SI TAV

Leggete questo volantino:

Spero abbiate resistito fino alla fine, ora permettetemi di dire la mia:

Tralasciando l’ottima mossa di marketing effettuata per la stampa del flyer (ossia quella di copiare il formato di impaginazione del movimento NO TAV per far credere ad un lettore che il volantino sia stato scritto dal movimento stesso) voglio analizzare il volantino, in maniera un po’ filosofica partendo ad un’ipotesi assurda: voglio dare loro ragione.
La TAV, così come da “preventivo” costa effetivamente 3 miliardi di euro ma l’Unione Europea non la finanzia per il 40% ma per il 31,7% il restante lo paghiamo noi e, in tempi di recessione tanto ostentata da tutti gli stati, queste cifre non sono bruscolini. (Fonte ilsole24ore.com)

La TAV non è un progetto prioritario per l’Unione Europea tant’è che in Francia è in coda al 5° posto delle grandi opere da realizzare, anche perchè se già non lo sapete i treni Alta Velocità francesi non possono viaggiare sui binari Alta Velocità italiani e viceversa: non avete mai notato che da noi il TGV viaggia sui binari normali (a 140km/h) mentre il nostro Frecciarossa ha bisogno di binari speciali e quindi non può viaggiare sui binari d’oltralpe? (Tutto questo per una necessità tecnica sul sistema di frenata: in poche parole in Francia il Frecciarossa viaggerebbe senza fermarsi mai!)

La TAV, ha ragione Esposito, è un progetto modernissimo… Ben dei primi anni ’90.. in poche parole si vorrebbe modernizzare un paese con un progetto vecchio di vent’anni che verrebbe ultimato tra vent’anni, ottenendo a fine lavori un opera che è già vecchia di quarant’anni… Sarebbe come se la Ferrari nel 2012 gareggiasse in Formula 1 con la stessa macchina che diedero a Niki Lauda nel ’73…

E’ vero la TAV darà migliaia di posti di lavoro, non la pagherà totalmente l’Italia ma non capisco perchè si dovrebbero utilizzare dei soldi pubblici (e guardate bene che sto totalmente trlasciando gli interessi di lobby e privati più o meno onesti) per una cosa che, solo apparentemente, potrebbe convenirci. Sarebbe come se entrassi in un negozio di abiti da cerimonia per comprarmi un vestito da sposo e ne uscissi con un completo leopardato solo perchè mi è costatò la metà: sarebbero lo stesso soldi buttati!

Ora ci metto una mia opinione. Non sono contro la TAV “senza se e senza ma”, se si vuole ridurre il traffico merci su gomma e spostarlo su rotaia ci sono progetti differenti: come il potenziamento delle rete ferroviaria esistente che permetterebbe di dividere in lotti le tratte di ammodernamento ferroviario, avendo di volta in volta un progetto e delle realizzazioni al passo coi tempi e non fatte da qualche ingeniere che vedeva ancora la televisione in bianco e nero; il che permetterebbe lo stesso di creare nuovi posti di lavoro e risolvere il vero problema del traffico ferroviario di Torino cioè Torino stessa che ha una densità di passaggio treni troppo elevata per permettere una fluidità nei trasporti. In parole povere non è la Valsusa con i suoi due treni risicati che farebbe rallentare la TAV ma è Torino stessa che con i suoi pendolari, turisti e treni merci ha i binari sempre intasati (tant’è che in un primo progetto la TAV non sarebbe neanche passata da Torino ma da Chivasso).

Ci sarebbe da scrivere per ore su questo argomento ma io vi invito a cercare altre fonti che, se noterete, pur non appartenendo all’area NO TAV, smantellano l’attuale progetto di realizzare l’Alta Velocità così come la vorrebbero fare a Roma.

Concludo citando un famoso proverbio che calza a pennello a chi fa flyer e volantini scappando da confronti e non informandosi completamente su ciò che scrive:

“La madre di Esposito è stata incinta”.